
Malattia Parodontale
Per periodontite o parodontite si intende un processo infiammatorio-infettivo a carico dell’apparato di sostegno del dente, cioè il parodonto: esso è costituito da gengiva, legamento alveolare e osso alveolare.
La malattia parodontale, conosciuta più comunemente come piorrea, è una patologia ancora poco nota. In realtà è più diffusa di quanto non si creda. Si stima che la parodontite sia la sesta malattia più diffusa nel mondo. La poca informazione dei pazienti, unita alla difficoltà nel riconoscerne i sintomi, possono portare ad una cura tardiva, per questo spaventa, in quanto nella sua forma più grave è la principale causa della perdita dei denti nell’adulto
L’agente causale della periodontite o malattia parodontale è la placca batterica, ma sullo sviluppo e il progredire del problema influiscono vari fattori quali: la predisposizione individuale o la presenza di altre patologie come ad esempio il diabete.
La malattia parodontale è nello stadio iniziale: asintomatica. E’ possibile riconoscerla (nello stadio iniziale) solo se si effettuano delle visite periodiche dal dentista e se si eseguono periodicamente sedute di igiene orale.
Quali sono le cause della piorrea?
- I fattori genetici;
- Le malocclusioni;
- Il fumo;
- Regimi alimentari scorretti;
- Scarsa igiene orale
Se si notano arrossamenti, retrazioni della gengiva, sanguinamento gengivale e si è con almeno due fattori a rischio degli elementi sopra esposti, è opportuno sottoporti a visite e controlli regolari presso uno studio dentistico.
i primi sintomi della piorrea?
Spesso non vengono prontamente riconosciuti o non gli si dà sufficiente importanza tra i primi sintomi si dovrà prestare particolare attenzione in caso di:
- ALITOSI: può essere un sintomo di piorrea. Il cattivo odore può provenire dalle tasche parodontali, vuoti sottogengivali dove si accumulano placca e tartaro. A dispetto delle convinzioni generali raramente l’alitosi trae origine da patologie extra cavo orale.
- RECESSIONE GENGIVALE: Ovvero il ritiro della gengiva. Può essere dovuto a cause meccaniche, di cattiva igiene orale per esempio) ma può essere un sintomo importante nell’eziologia della malattia parodontale; se la gengiva si ritira significa che l’osso di supporto ai denti si è già riassorbito.
- SANGUINAMENTO GENGIVALE: Anche il sanguinamento è un sintomo frequente. È bene ricordare che una gengiva sana non sanguina.
- ASCESSI E GONFIORI ALLE GENGIVE: Allo stesso modo, gonfiori e ascessi sono un altro campanello d’allarme, che dovrebbero indurci a sospettare e cercare risposte.
- DOLORE E DIFFICOLTA’ DURANTE LA MASTICAZIONE: sintomi piuttosto comuni, possono essere altri segnali da tenere sotto controllo.
La prevenzione della piorrea
Allo stato attuale, è possibile fare molto per la prevenzione ed anche per la cura di questa patologia.
Di fondamentale importanza è rivolgersi ad un medico dentista specializzato nella cura della malattia parodontale. Una diagnosi precoce e corretta permette un corretto e tempestivo trattamento al fine di conservare i propri denti.
Allo stato attuale, è possibile fare molto per la prevenzione ed anche per la cura di questa patologia.
La diagnosi avviene tramite un sondaggio parodontale che misura la profondità della tasca e tramite delle radiografie endorali, non con una panoramica.
La visita parodontale
- Il percorso terapeutico di solito prevede una prima visita, in cui si valuta la salute generale della bocca, si misura a profondità delle tasche, con un’apposita sonda millimetrata (tra dente e colletto dellav gengiva). Se lo strumento riesce a penetrare tra dente e gengiva (oltre i 3 mm non è una condizione normale), se supera questa misura, bisogna valutare la gravità, si valuta anche il sanguinamento ( che è un indice del grado di infiammazione) e si programmano i successivi interventi.
- Si procede con una seduta di igiene orale e solitamente alla levigatura, cioè una pulizia più approfondita che viene fatta sotto gengiva.
- Dopo 4 settimane si valuta il percorso e l’eventuale necessità di procedere (se opportuno) a dei piccoli interventi chirurgici in zone in cui la situazione non risulta ancora sotto controllo.
Il problema essenziale della malattia parodontale è la perdita del tessuto di supporto del dente che col tempo può portare il dente prima ad essere mobile e poi a essere perso. E’ una condizione che può essere controllata e mantenuta stabile con le procedure sopra descritte.
L’importante è che si comprenda l’importanza di curare la patologia parodontale e che si seguino le indicazioni del dentista per il mantenimento, che di solito consiste nel mettere in pratica un accurata igiene orale domiciliare (spazzolamento,doccia orale , scovolino) quanto più scrupolosa possibile, visto che l’unico fattore su cui possiamo realmente intervenire è la placca batterica.
SEGUIRE LE INDICAZIONI DATE, PERMETTERA’ DI PRESERVARE IL PIù A LUNGO POSSIBILE IL PATRIMONIO DENTALE.