
Ortodonzia Preprotesica
Nell’ortodonzia pre-protesica le malposizioni dentali sono dovute ai movimenti, spostamenti e migrazioni , che conseguono alla perdita di denti in età adulta.
Dopo la perdita definitiva di un dente si crea infatti un vuoto innaturale nell’arcata dentaria, uno spazio “libero” che viene occupato, in tempi più o meno brevi, dai denti rimasti. Il trattamento ortodontico si effettua in questi casi con apparecchi fissi settoriali che riportano i denti nella loro posizione naturale, ripristinando così lo spazio necessario all’inserimento degli elementi protesici.
La corretta disposizione dei denti nell’arcata è dunque fondamentale per realizzare un impianto “a regola d’arte”, che rispetti cioè il più possibile i criteri costruttivi ideali.
Risoluzione
Mediante l’utilizzo di anse, di molle, di elastici, e dopo aver solidarizzato in ancoraggio un gruppo di denti (in base alla legge di Newton dell’azione-reazione, una forza applicata per muovere un dente in una direzione genera una eguale forza che agisce nella direzione opposta), l’ortodonzia preprotesica permette il ritorno del molare alla sua giusta posizione e il ripristino dei rapporti occlusali fisiologicamente corretti mediante riabilitazione protesica.
ESEMPIO
- Il secondo molare permanente migra inevitabilmente in posizione mesiale nel caso di perdita del primo molare affetto da processo carioso destrudente. Ciò comporta:
- La perdita di spazio nelle zone 45-46-47 con difficoltà protesiche nei diametri dentali;
- perdita di contatto occlusale fisiologico con gli elementi antagonisti;
- eventuale estrusione dei denti antagonisti.

